|
La nascita della GiOC La Jeunesse Ouvrière Chretienne (JOC) è nata in Belgio
poco dopo la prima guerra mondiale dalla dolorosa constatazione che
il lavoro e l'ambiente di lavoro non solo allontanavano migliaia
di giovani lavoratori dalla Chiesa, ma ancor più li disumanizzavano,
degradando la loro vita spirituale. Suo fondatore fu un prete, Joseph
Cardijn (1882 - 1967). |
|
Lo sviluppo internazionale Da subito il movimento si espande rapidamente in Francia e poi in Svizzera, Spagna, Portogallo, Olanda, Inghilterra, Croazia, Ungheria, Lituania. Nel 1935 in una lettera del Vaticano si legge: "agli occhi del Santo Padre, la JOC realizza un tipo perfetto di quell'azione cattolica che costituisce uno dei pensieri dominanti del suo pontificato". |
|
|
Le origini in Italia In Italia la Gioventù Cattolica ebbe, fino al 1900, una caratteristica prevalentemente studentesca. Dopo la prima guerra mondiale, l'attenzione ai problemi del lavoro avrebbe dovuto svilupparsi maggiormente attraverso la nomina di un delegato per l'azione professionale, ma il fascismo ostacolò questo processo appena avviato. |
|
Lo sviluppo della GiOC in Italia Cardijn si mosse sempre con estrema prudenza nei confronti dell'AC italiana: il desiderio di fondare la GiOC nel nostro paese si accompagnava alla preoccupazione di non provocare conflitti con la Santa Sede. Nel 1969, poco dopo la sua morte, alcuni dirigenti internazionali appoggiarono una parte del gruppo dirigente del ML che decise di uscire dall'AC e di fondare la GiOC in Italia, ma l'opposizione di chi sosteneva l'impianto tradizionale fece fallire l'iniziativa. |
|
Gli ultimi 10 anni della GiOC Nel dicembre 1995 si è tenuto il X Congresso Nazionale intitolato "La storia siamo anche noi", in cui si è riflettuto sull'organizzazione e sulla formazione e in cui si è presentata la piattaforma di richieste sulla formazione professionale, accompagnate da 10.000 firme raccolte in tutta Italia. |
Torna su |